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Come è cambiato, e come sta cambiando, il Sistema Bancario

A cura di

Antonio Piva

Senior Management Consultant
14 Luglio 2022

Come è cambiato, e come sta cambiando, il Sistema Bancario

Le importanti innovazioni tecnologiche unite ad una accelerazione nelle modalità di comunicazione (internet) e ad una aumento della globalizzazione hanno determinato un profondo cambiamento sociale, economico e culturale.

Questa evoluzione ha impattato nei tradizionali equilibri e nelle modalità di sviluppo, rivoluzionando idee, stili di vita e organizzazioni ed il sistema finanziario non poteva essere immune da questa rivisitazione sociale ed economica. Anzi, per l’essenzialità del settore da sempre snodo vitale per lo sviluppo, questo impatto ha avviato un ripensamento sul tradizionale modello di banca universale, ossia quel diffuso modello (storico ed istituzionale) impegnato nella raccolta del risparmio e nell’erogazione di finanziamenti accompagnato dai servizi generali.

 

Il cambiamento in atto è quindi profondo, basti pensare alle nuove figure professionali che stanno emergendo, che stanno gradualmente sostituendo quelle tradizionali.

 

Un esempio su tutti è rappresentato dagli addetti alle attività di sportello bancario relazionandosi di persona con il cliente e che utilizzando strumenti web svolgono anche attività di consulenza. Queste figure sono sempre più insidiate dai consulenti presenti nei call center che invece gestiscono le relazioni con i clienti a distanza sollecitando la loro attenzione sui vari servizi e prodotti disponibili. Ma si pensi anche alla consulenza aziendale fornita dagli specialisti sui temi della pianificazione lavorando sui progetti e sui processi aziendali come pure agli analisti che lavorando con le aziende raccolgono ed elaborano dati, sviluppano modelli statistici ed avanzate ricerche sui temi economici e finanziari.

 

In questa nuova ed inevitabile articolazione del processo creditizio, per le aziende risulterà fondamentale appropriarsi di nuove competenze nella pianificazione delle attività di sviluppo finanziario. Si tratterà di conoscenze nell’ambito delle linee di affidamento idonee allo scopo, distinguendo le attività correnti e di investimento di medio e lungo termine, dalle vere e proprie operazioni.

 

A queste vanno aggiunte anche le competenze per attività basilari come ad esempio la gestione dell’operatività export od import o la gestione dei pagamenti in entrata ed uscita con le problematiche connesse.

 

Un successivo passaggio di competenze per l’azienda sarà quello di acquisire, al proprio interno, tutti gli strumenti necessari per adeguare la propria struttura contabile e finanziaria, organizzativa e produttiva, ai parametri richiesti dalla banca o dalle banche di riferimento. A titolo di esempio sarà necessaria una organizzazione che supporti un monitoraggio andamentale, che prefiguri periodicamente tutte le variabili di mercato, di processo, di contesto in grado di influenzare il buon andamento dell’azienda.

 

In sintesi l’azienda dovrà presidiare e gestire in autonomia proposte e soluzioni sostenibili per la concessione di linee di credito necessarie alla propria attività.

 

Il mondo bancario sarà sempre più digitalizzato, tendenzialmente orientato verso una elaborazione dei dati che verranno processati al fine di semplificare, velocizzando, le valutazioni di merito creditizio. Le piattaforme informatiche sviluppate a tale titolo potranno prevedere l’inserimento della documentazione richiesta con accessi per gradi. Il passaggio al livello successivo si renderà possibile con il completamento della documentazione prevista e l’integrazione di eventuali dati mancanti.

 

Per l’azienda tutto questo nuovo scenario rappresenta una importante opportunità in quanto sarà in grado di gestire direttamente le proprie proposte finanziarie, sviluppando, con l’istituto di credito, un rapporto paritario di collaborazione, fondato su conoscenze e processi condivisi.

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