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PNRR M2C2I3.2. Finanziamento a fondo perduto per la decarbonizzazione dei settori hard-to-abate - Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

chiuso

Scade il 
30/06/2023
La misura Hard To Abate (HTA) sostiene progetti di investimento e progetti di ricerca e di sviluppo per la decarbonizzazione dei processi industriali, principalmente attraverso l’utilizzo di idrogeno a basse emissioni di carbonio, nei settori oggi più inquinanti e difficili da riconvertire e che utilizzano i combustibili fossili come fonte di energia (cemento, cartiere, ceramica, industrie del vetro, ecc.).

APERTURA E SCADENZA PRESENTAZIONE DOMANDA DI PARTECIPAZIONE

È possibile presentare domanda di agevolazione dalle ore 10:00 del giorno 20 marzo 2023 e fino alle ore 10:00 del giorno 30 giugno 2023

CHI PUÒ PARTECIPARE?

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, anche in forma congiunta, e gli Organismi di Ricerca (in qualità di co-proponenti) che intendono realizzare un piano di decarbonizzazione industriale.
I Piani di decarbonizzazione presentati in forma congiunta devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, a cui possono partecipare massimo 5 soggetti, ivi compreso il soggetto capofila e previa indicazione dello stesso.

 

I soggetti beneficiari devono essere in possesso dei seguenti Codici ATECO & Descrizione:

 

  • 10 Industrie alimentari
  • 11 Industria delle bevande
  • 13 Industria tessile
  • 17 Fabbricazione di carta e di prodotti di carta
  • 19.2 Fabbricazione di prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
  • 20 Fabbricazione di prodotti chimici
  • 21 Fabbricazione prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici
  • 22 Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche
  • 23.1 Fabbricazione di vetro e di prodotti in vetro
  • 23.2 Prodotti refrattari
  • 23.3 Piastrelle di ceramica, mattoni e tegole
  • 23.4 Fabbricazione di altri prodotti in porcellana e in ceramica
  • 23.5 Produzione di cemento, calce e gesso
  • 24 Metallurgia
  • 25.5 Fucinatura, imbottitura, stampatura e profilatura di metalli
  • 26.1 Microelettronica

 

Per progetti afferenti ad attività industriali non rientranti tra quelli indicati sopra, in fase di istruttoria, il Soggetto gestore sottopone al Ministero una specifica richiesta di ammissibilità del progetto stesso rispetto all’appartenenza o meno ai settori hard-to-abate, sulla base della documentazione fornita dal Soggetto proponente circa la difficoltà ad abbattere le emissioni di carbonio nel proprio ciclo produttivo.

COSA FINANZIA IL BANDO?

La misura Hard To Abate sostiene i piani di decarbonizzazione industriale finalizzati alla sostituzione di almeno il 10 per cento del metano e dei combustibili fossili utilizzati nei processi produttivi dei settori altamente inquinanti con idrogeno a basse emissioni di carbonio e/o rinnovabile, anche autoprodotto, ed eventualmente in via residuale all’elettrificazione dei processi produttivi.

 

I Piani di decarbonizzazione industriale devono prevedere in alternativa la realizzazione di:
1. un progetto di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in processi industriali (Capo II Decreto Direttoriale), eventualmente abbinato, in modo connesso e funzionale in relazione all’obiettivo comune del Piano di decarbonizzazione industriale da realizzare, a un progetto di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile;
2. un progetto di investimento che preveda l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in processi industriali, eventualmente abbinato, in modo connesso e funzionale in relazione all’obiettivo comune del Piano di decarbonizzazione industriale da realizzare, a:
a. un progetto di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio;
b. un progetto di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile;
3. un progetto di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile in sostituzione di idrogeno grigio.

QUALI SPESE SONO AMMISSIBILI?

Sono ammissibili, nella misura necessaria alle finalità del progetto oggetto della richiesta di agevolazioni, le spese e i costi, da rilevare separatamente per le attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, riguardanti:
a) il personale dell’impresa proponente. Le spese sono ammesse limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, adibito alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale oggetto del progetto, con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
b) gli strumenti e le attrezzature nuovi di fabbrica, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo. sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto;
c) la ricerca contrattuale, quali le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché i costi per i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati esclusivamente per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo;
d) le spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25 (venticinque) per cento dei costi diretti ammissibili del progetto, ad esclusione dei costi diretti ammissibili di subappalto, del sostegno finanziario a terzi e di eventuali costi unitari o somme forfettarie comprendenti costi indiretti;
e) i materiali utilizzati per lo svolgimento del programma.

A QUANTO AMMONTA IL CONTRIBUTO?

La dotazione finanziaria pari a 1 miliardo di euro è destinata per: • 450 milioni di euro al finanziamento di progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio e di progetti di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile; • 550 milioni di euro per il finanziamento di progetti di investimento che prevedono l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in processi industriali. Il 40% delle risorse è destinato alla realizzazione di progetti e interventi finalizzati alla sostituzione di più del 90 per cento del metano e dei combustibili fossili nei processi produttivi con idrogeno a basse emissioni di carbonio. Il 40% delle risorse è riservato alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Le agevolazioni sono concesse nella sola forma di contributo a fondo perduto. Il contributo massimo ottenibile è dell'80%. Ogni progetto deve prevedere costi e spese ammissibili non inferiori a 500 mila euro.

IN CHE PERIODO DEVONO ESSERE EFFETTUATE LE SPESE?

Il piano di decarbonizzazione deve essere ultimato entro 36 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni e comunque entro e non oltre l’11 maggio 2026, se antecedente.

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