Le imprese possono presentare la domanda esclusivamente on line, a partire dal 17 novembre 2022, anche in forma congiunta, dal lunedì al venerdì (ore 10.00-18.00). A partire dal 4 novembre 2022 sarà possibile avviare la procedura di precompilazione delle domande.
Imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.
L’intervento sostiene progetti coerenti con gli ambiti di intervento del Green New Deal italiano, con particolare riguardo agli obiettivi di:
• decarbonizzazione dell’economia;
• economia circolare;
• riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi;
• rigenerazione urbana;
• turismo sostenibile;
• adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.
Le imprese accedono alle agevolazioni secondo due distinte procedure:
• a sportello: per i programmi di importo non inferiore a 3 milioni e non superiore a 10 milioni di euro, con un massimo di tre imprese partecipanti;
• negoziale: per i programmi di importo superiore a 10 milioni e non superiore a 40 milioni di euro, con un massimo di cinque imprese partecipanti.
Per l’agevolazione dei progetti sono disponibili:
• 600 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati, a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), di cui:
o 300 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura a sportello;
o 300 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura negoziale.
• 150 milioni di euro per la concessione dei contributi, di cui:
o 75 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura a sportello;
o 75 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura negoziale.
Finanziamenti agevolati del FRI di importo pari al 60% dei costi di progetto, accompagnati da finanziamenti bancari per il 20% e in presenza di idonea attestazione creditizia.
Contributi a fondo perduto, per una percentuale massima delle spese e dei costi ammissibili di progetto:
• pari al 15 per cento come contributo alla spesa, a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e per l’acquisizione delle prestazioni di consulenza relative alle attività di industrializzazione;
• pari al 10 per cento come contributo in conto impianti, per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione.