bando

Bando per accedere agli incentivi della misura PNRR “Parco Agrisolare”- Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste

chiuso

Scade il 
12/10/2023
Sono soggetti a finanziamento i progetti che prevedono l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici sulle coperture di fabbricati strumentali all’attività dei soggetti beneficiari, compresi quelli destinati alla ricezione ed ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica.
Il Decreto Parco Agrisolare 2023 definisce i criteri e le modalità di erogazione delle risorse, nello specifico:
• i criteri per la concessione dell’aiuto individuale ai soggetti beneficiari e la relativa entità dello stesso; • la procedura per l’ammissione all’aiuto;
• i criteri di verifica e le modalità di concessione dell’aiuto.

Il secondo bando Parco Agrisolare 2023 in arrivo si differenzia dal primo e prevede:
• un raddoppio della potenza di picco massima installabile che passa da 500 a 1000 kWp;
• un raddoppio della spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo e ricarica che passa da 50 mila a 100 mila euro.

APERTURA E SCADENZA PRESENTAZIONE DOMANDA DI PARTECIPAZIONE

Le domande di partecipazione al bando potranno essere presentate dal 12 settembre 2023 fino al 12 ottobre 2023.

CHI PUÒ PARTECIPARE?

Possono beneficiare delle agevolazioni disposte dal presente Avviso i seguenti soggetti:

  1. alle imprese del settore della produzione agricola primaria con l’obiettivo di soddisfare il proprio autoconsumo;
  2. alle imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli;
  3. alle imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli;
  4. alle imprese del settore della produzione agricola primaria, senza il vincolo dell’autoconsumo.

QUALI SPESE SONO AMMISSIBILI?

Sono considerate ammissibili le spese di:

• acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto (euro 1.500/kWp con incremento fino ad ulteriori euro 1.000/kWh se contestualmente ai pannelli vengono installati i sistemi di accumulo);

• sistemi di accumulo (fino ad un massimo di euro 100 mila);

• fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi;

• connessione alla rete;

• demolizione e ricostruzione delle coperture e fornitura e messa in opera dei materiali necessari per la rimozione e smaltimento dell’amianto e l’esecuzione di interventi di realizzazione o miglioramento dell’isolamento termico e della coibentazione dei tetti e/o di realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (fino a euro 700/kWp).

 

Qualora siano installati dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, potrà essere riconosciuta, in aggiunta ai massimali su indicati, una spesa fino ad un limite massimo ammissibile pari a euro 30 mila.

Per tutti gli interventi elencati sono ammissibili le spese di progettazione, asseverazioni ed altre spese professionali richieste dal tipo di lavori, comprese quelle relative all’elaborazione e presentazione dell’istanza, direzione lavori e collaudi, se prestate da soggetti esterni all’impresa.

 

 

Inoltre, rientrano nell’incentivo se unitamente eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione energetica delle strutture:

rimozione e smaltimento dell’amianto (o eternit) dai tetti;

realizzazione dell’isolamento termico dei tetti. In tal caso la relazione tecnica del professionista abilitato dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione previsto in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato, anche al fine di migliorare il benessere animale;

realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria). In tal caso la relazione del professionista dovrà dare conto delle modalità di aereazione previste in ragione della destinazione produttiva del fabbricato; a ogni modo, il sistema di areazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria, anche al fine di migliorare il benessere animale.

 

A QUANTO AMMONTA IL CONTRIBUTO?

Il contributo concesso può ammontare fino all’80% delle spese sostenute.

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